L’Artista del giorno: Giovanni Philippone

Giovanni Philippone (S.Giovanni Gemini, 1922 – Pavia, 1993) si è diplomato al Liceo artistico palermitano nel 1942 e si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Nel 1946 si trasferisce a Milano dove conclude gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera con la guida di Aldo Carpi e Eva Thea e vince il premio Hayez.

Nel 1950 si trasferisce a Parigi, dove frequenta l’ Academie des Beaux Art con la guida di Leger e stringe amicizia con Gino Severini. Nel 1952 tornò a Milano e scrisse un manifesto sulla diatriba tra astrattismo e realismo socialista durante la galleria Bergamini.

La pittura di Philippone, nei diversi periodi, tocca diversi temi:

• paesaggi siciliani impressi indelebilmente negli occhi di Philippone durante la giovinezza, popolati da alberi di ulivo contorti, capre giurgintane e cavalli
• la rappresentazione dell’universo femminile, espresso nelle figure materne che allattano e nei nudi carichi di sensualità
• viaggio, metafora della vita, che si incarna nei marinai, ritratti con pennellate intinte nell’espressionismo e nel cubismo, ma anche nel Cristo inchiodato alla croce.

Nel 2013 sono state inaugurate tre sale permanenti dedicate a Philippone presso l’edificio comunale dell’ex Collegio dei Filippini ad Agrigento . Le sale sono state inaugurate in occasione della mostra organizzata per il ventesimo anniversario della sua morte.

Scriveva dell’artista Leonardo Sciascia: «Ci sono poi le facce: dei contadini, delle donne contadine e, starei per dire, degli alberi: quei mandorli dai tronchi contorti e spaccati che sembrano sopravvissuti a un incendio. E l’incendio c’è, ed è quello dell’estate. Philippone ne coglie il riverbero negli interni, sui corpi delle dure veneri terrestri».

Ulteriori dettagli nella nostra pagina www.agrigentodoc.it/pittoridoc/2019/02/18/pittore-giovanni-philippone/