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Sicilia soggetto d’arte: il tempio di Giove della Valle dei Templi di Agrigento in un opera dell’artista danese Johan Rohde

Il tempio di Zeus Olimpio (o Giove Olimpico), posizionato nella splendida Valle dei Templi di Agrigento, era famoso in tutto il mondo antico, sia per le sue colossali dimensioni sia per le sue strutture originali, che lo rendevano uno dei più grandi templi dorici della storia. La sua dimensione era di 112 per 56 m, le sue colonne erano alte di 20 m e delle statue colossali alte di 8 metri dovevano “sostenere” il tempio : i telamoni (un uomo con le braccia alzate), di cui uno è possibile ammirarlo sdraiato tra le rovine ed uno è conservato presso il Museo Archeologico Regionale “P. Griffo”. A differenza dei templi tradizionali, il colonnato esterno era “chiuso” con pareti tra le colonne.

Il tempio crollò totalmente durante un terremoto avvenuto nel 1401. Parti dell’edificio in età moderna vennero usati come cava di pietra.

Johan Gudmann Rohde (Danish painter)

Danimarca – 1 novembre 1856 – 18 febbraio 1935

Breve biografia dell’artista:

Johan Gudmann Rohde (1 novembre 1856 – 18 febbraio 1935) è stato un pittore, litografo e designer danese. Fu il principale fondatore di Den Frie Udstilling, fondata nel 1891 per consentire agli artisti di esporre opere che non rientravano nei criteri di selezione dell’Accademia.

Nato a Randers dove si iscrisse al liceo classico nel 1875, studiò prima medicina prima di decidere di dedicarsi all’arte e alla pittura. Dopo aver studiato privatamente con Wenzel Tornøe, entrò all’Accademia nel 1882. Scontento del rifiuto dell’istituto di accettare le tendenze moderne, se ne andò meno di un anno dopo insieme a un certo numero di altri studenti. Successivamente studiò presso la neonata Kunstnernes Studieskole (Scuola di studi per studenti) sotto Laurits Tuxen e PSKrøyer (1883–1886).

Rohde espose per la prima volta alla mostra primaverile di Charlottenborg nel 1888 con una scena quotidiana: En Beværtningshave i Udkanten af ​​København (A Tavern Garden alla periferia di Copenaghen). Quando i suoi dipinti furono successivamente rifiutati dall’Accademia, insieme a quelli di Vilhelm Hammershøi, Fritz Syberg, Joakim Skovgaard e Julius Paulsen, nel 1888 lui e Rasmus Christiansen organizzarono una mostra di opere rifiutate nel loro studio. Nel 1890, con JF Willumsen, Hammershøi, Harald e Agnes Slott-Møller e Christian Mourier-Petersen, fondò Den Frie Udstilling dove espose per tutta la vita.

Rohde viaggiò molto, non solo esponendo le sue opere, ma svolgendo un ruolo chiave per l’arte danese fino al 1914 seguendo le tendenze delle notizie, stabilendo nuovi contatti e scrivendo articoli accuratamente formulati sui giornali danesi. Aveva occhio per le opere di valore, acquistando un dipinto di Van Gogh a Parigi nel 1892 (ora al Ny Carlsberg Glyptotek. Ha anche organizzato una mostra delle opere di Van Gogh a Den Frie nel 1893. Le sue opere degli anni ’90 dell’Ottocento sono influenzate da Simbolismo, in particolare i suoi ritratti.

Rohde ha anche svolto un ruolo importante nello sviluppo dell’artigianato danese con i suoi design in argento di alta qualità (per Georg Jensen e mobili in stile sia classico che giapponese.

Nel 1934 Rohde ricevette la medaglia Thorvaldsen.

Fonte: Wikipedia

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